l giro di Tremosine lo si può effettuare in auto, non richiede tanto tempo, ma è sicuramente una tappa importante per chi soggiorna a Limone, all’Hotel Riviera e dalla famiglia Rodella. Mi spiega Marco alla reception che in una mattina nuvolosa come oggi ma con ottima visibilità, (pare infatti che nel pomeriggio diventi di nuovo sereno) vale la pena di fare il giro di Tremosine. Allora lei da qui torna indietro fino allo stop. Sale verso destra, quella è già la strada per Tremosine. Infatti non esiste tremosine ma tanti paesi di un altopiano che prendono questo nome. Salendo verso la montagna il primo che trova è Bazzanega, poi Ustecchio sale fino a Voltino poi arriva a Vesio. Da Vesio si scende per Pieve, qui vale la pena fermarsi. Infatti una volta parcheggiata l’auto potrete entrare a piedi a visitare la Chiesa di San Giovanni.
La Chiesa di San Giovanni a Pieve di Tremosine è situata infatti proprio nel centro storico del paese a picco sul lago, la prima cappella cristiana a Tremosine dell’era del VIII-IX secolo che a sua volta si ergeva su un antico luogo sacro dedicato al dio Bergimo divinità dei Cenomani bresciani. Verso l’anno 1000 la chiesa di Tremosine era diventata una ‘pieve’ cioè ‘un centro importante, numeroso e ricco di rendite’, la vecchia cappella risultò piccola e si costruì un edificio religioso dedicato a Santa Maria in stile romanico con un abside rivolto verso il sorgere del sole; il campanile che vediamo oggi è di questo periodo. Intorno al 1570 viene demolita la vecchia pieve per una nuova chiesa e nel 1633 si nomina come protettore San Giovanni Battista. E’ una edificio molto ricco, con un altare maggiore e 6 ricchi altari laterali dei bellissimi lampadari di Murano del 1956. Ad esempio: La pala del presbiterio, del 1687, che raffigura San Giovanni venne dipinta dal Veronese Francesco Barbieri. L’altare è stato intarsiato nel marmo da Domenico Corbarelli nel 1702. Il coro dell’altare maggiore, il bancone e gli scanni delle sagrestie sono opere lignee di Giacomo Luchini realizzate a Tremosine tra il 1700-1729. L’organo del 1835 fu costruito dal frate cappuccino Damiano Damiani (1771-1842) che realizzo in tutto 127 organi tra i quali quello di Limone, di Gargnano, di Sasso di Toscolano-Maderno. Potrete approfondire queste informazione grazie al testo di Don Gabriele Scalmana. Le Chiese Tremosinesi. Edito dalla Biblioteca di Tremosine nel 2006.
Ora avrete sicuramente bisogno di un ‘cappuccino’, riprendete l’auto e continuate la strada per Tignale fino all’Hotel Paradiso, è in questo albergo la famosa terrazza del brivido, che visto essere una proprietà privata, ma di gestori gentili, per vederla è abbastanza sedersi ad un tavolo e ordinare da bere. E’ da questa terrazza, oltre che dal sagrato della Chiesa di Pieve che potete ammirare sotto la bella strada a picco sul lago, della Forra dalla quale scenderemo per il nostro ritorno.
Finita la nostra pausa tornerete a Pieve e da lì si scende per campione o Salò. La strada entra in un’angusta valle, uno spettacolo di ingegneria, con ponti e tunnel mozza fiato scavati nel canyon della val di Brasa. Su questa strada è stato recentemente dedicato un libro edito nel 2013 dalla fondazione Negri su commissione del Comune di Tremosine per la celebrazione dei 100 anni
Dall’inaugurazione del ‘La strada a picco sul lago’ nel 1913. Potete trovare questo libro in albergo dalla famiglia Rodella, nella sala di lettura. Vale la pena sfogliarlo solo per le foto storiche dell’archivio Negri pubblicate per questa occasione insieme alle belle cartoline del Prof. Domenico Fava noto collezionista di cartoline storiche.
Arrivati sulla gardesana nel punto chiamato porto di Tremosine, potrete prendere alla vostra sinistra la gardesana e fare ritorno a Limone. Ormai è uscito il sole, perchè non tornar all’albergo Riviera e fare un po’ i turisti? Avrei voglia di farmi un insalata mista al buffett d’insalate della villa serena, e perchè non un omelette di Livio?
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