Gardesana Occidentale

Paesaggi e storia tra Limone, Riva e Gargnano.

È impossibile percorrere questa strada e non rimanere colpiti dalla bellezza del lago. Lui c’è, c’è stato e ci sarà. Noi siamo solo di passaggio per un breve istante, per fotografarlo con gli occhi e con il cuore, portarcelo dentro e poi, quando saremo lontani, ricordarcelo e sperare di poter tornare presto da lui.

Paesaggi
Per arrivare all’Hotel Riviera sia da nord (Riva del Garda) che da sud (Salò), si è obbligati a percorrere la bellissima Gardesana Occidentale. È un piacere poter gironzolare affacciati sul lago per questi 30 km di curve, gallerie e slarghi improvvisi, a tratti a strapiombo, o assistere da altri punti alle altissime scogliere che dall’alto arrivano verticali fino all’acqua azzurrissima come il cielo e a tratti verde smeraldo come la natura che ci si specchia. Pareti di roccia chiara, gialla e nera con ciuffi d’erba, fiori e oleandri, agavi e olivi, a volte interrotti da incisioni orride e belle allo stesso tempo. Tratti di gallerie di roccia strette su curve improvvise che tolgono il fiato, una natura mediterranea che a molti ricorda Napoli e la costa Amalfitana, piazzole di sosta in cui potersi fermare per godersi il panorama, talvolta a filo del lago, talvolta altissime e con una vista mozzafiato.

Geologia
Il lago di Garda ha una storia geologica di tutto rispetto. Recenti studi hanno stabilito che il Garda è una fossa tettonica che fa da raccordo tra 2 piattaforme, quella veneta più bassa e friabile e quella lombarda più alta e verticale. Tra tutti i laghi d’Italia è il più grande e in alcuni punti raggiunge i 350 metri di profondità. Il lago di Garda si è formato in seguito alla quarta e ultima glaciazione, quella di Würm, avvenuta  tra i 75.000 e i 18.000 anni fa.
L’erosione dei ghiacciai diede vita a impetuosi corsi d’acqua che trasportarono detriti che, accumulandosi, formarono una serie di colline moreniche, oggi per lo più ricoperte di vigneti e olivi e conosciute come l’anfiteatro morenico a sud del Garda.
Dagli studi si stima che il ghiacciaio in prossimità di Limone fosse 1000 metri sul livello del mare (Limone ora è 60 metri sul livello del mare) e che colmasse le montagne tra il Montebaldo e la sponda bresciana, per poi scendere fino ai 300 metri di Sirmione.

Storia recente
Una volta che si conosce la storia di questa strada non si può far a meno di amarla e ripercorrerla più volte.
I primi chilometri di Gardesana furono terminati nel 1914. Fu Gabriele d’Annunzio, appoggiato e spinto da Benito Mussolini, a volere questa strada ultimata al più presto. La fine dei lavori risale al settembre 1931. Durante il periodo fascista le maggiori fabbriche italiane furono rilocate e i macchinari trasportati attraverso le strette gallerie a picco sul lago. Oggi abbiamo le prove che sul Garda venivano prodotti non solo motori e armi convenzionali ma anche i pezzi delle armi segrete con le quali, durante la seconda guerra mondiale. Qui, con una tecnologia straordinaria per l’epoca, si costruirono i primi mini sommergibili a reazione e i primi razzi di seconda generazione. Il tutto si svolse in fabbriche sotterranee grazie al lavoro di centinaia di ragazzi e di ragazze della zona.
Le opere maggiori riguardarono soprattutto la riconversione ai fini industriale e bellico delle oltre 70 gallerie presenti sul lago di Garda. Tra l’autunno del 1943 e il giugno del 1944 la Gardesana Occidentale venne chiusa al traffico e trasformata in un impianto di produzione per la guerra. Furono portate qui la Breda con la sua produzione di mitragliatrici, la Fabbrica Nazionale Armi, l’Armaguerra, la Fiat motori aeronautici, probabilmente anche la Beretta e altre industrie italiane di un certo peso strategico. I risultati produttivi non furono così alti come lo sviluppo delle opere per proteggere queste aziende ma permisero di salvare, a fine guerra, una larga parte delle apparecchiature meccaniche italiane che, nel dopoguerra, servirono per dare impulso alla rinata industria meccanica italiana.

Sentieri

Racconti di un ospite